Torna d’attualità la trasformazione delle agevolazioni fiscali in un unico credito di imposta che, secondo stime di Ragioneria,
In specie, in data 13.11 u.s., il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Puttuanelli ha convocato al Tavolo della Transizione 4.0 le associazioni imprenditoriali, ribadendo l’obiettivo di passare ad incentivi triennali.
Le Associazioni hanno ribadito che servono garanzie sulla triennalità, sugli automatismi delle procedure e su un’intensità delle agevolazioni almeno pari a quella espressa da iper e superammortamento.
Al momento la dote della manovra per impresa 4.0, spalmata su tutti gli anni di fruizione dei maxiammortamenti, è complessivamente di circa 7 miliardi.
La proposta del MISE è:
- sostituire l’iperammortamento (per quanto riguarda i beni materiali 4.0) con un credito di imposta fruibile in cinque anni del 40% fino a 2,5 milioni (beneficio fiscale annuale pari all’8%) e del 20% tra 2,5 e 10 milioni (beneficio da 8% a 5%).
- Per i beni immateriali (software), fino a 500mila euro di investimento, l’aliquota sarebbe del 15% (beneficio del 3%);
- Per i beni coperti oggi dal superammortamento, fino a 2 milioni di investimento, l’aliquota sarebbe del 6% (beneficio dell’1,2%);
- Contemporaneamente sarà svincolato l’accesso al superammortamento dei software dal vincolo dell’acquisto di beni agevolati con l’iperammortamento.
Il Ministro osserva anche che il vantaggio di passare a un credito di imposta sarebbe anche nell’anticipazione del momento della fruizione del beneficio, in quanto il “bonus” è compensabile già a partire da gennaio dell’anno successivo all’investimento.
Si segnala, infine, che è oggetto di studio al MISE anche l’estensione del credito di imposta per investimenti in R&S agli investimenti in innovazione e design.
Fonte: Il Quotidiano del Fisco – 14.11.2019