Con il voucher 3I, disciplinato dal decreto MISE del 18 novembre, vengono messi a disposizione 6,5 milioni di euro per l’anno in corso e altrettanti per ciascuno dei due successivi alle startup innovative che puntano a valorizzare i propri brevetti e, in generale, gli investimenti tecnologici e digitali effettuati.
Il Decreto individua le spese agevolabili sostenibili e l’importo dei voucher che si ottengono a fronte della spesa.
Quanto ai servizi incentivati, si tratta di servizi di consulenza relativi a:
- Ricerche di anteriorità preventive ed alla verifica della brevettabilità dell’invenzione (voucher pari ad € 2.000,00)
- Stesura della domanda di brevetto e di relativo deposito presso l’UIBM (voucher fino ad € 4.000,00)
- Deposito all’estero della domanda nazionale di brevetto (voucher fino ad € 6.000,00)
Ogni Azienda può richiedere l’incentivo per ognuno dei servizi.
Si segnala che in ordine ai servizi di consulenza relativi al deposito all’estero della domanda nazionale di brevetto, l’impresa deve essere in possesso della domanda di brevetto nazionale.
Ciascuna Impresa può richiedere, per uno o più servizi, di ottenere il voucher al massimo in relazione a tre diversi brevetti per anno.
Ottenuto il voucher, la startup lo consegna direttamente al fornitore del servizio (si tratta esclusivamente di consulenti in proprietà industriale e avvocati – iscritti negli appositi elenchi).
Per i dettagli per la presentazione delle domande, che saranno gestite da Invitalia, bisognerà attendere un successivo provvedimento ministeriale.