Dal 20 gennaio 2020 lo Smart&Start – Regime di Aiuto per le Start-Up innovative – ha rinnovato la sua versione (Decreto MISE 30 agosto 2019).
Le domande di agevolazioni possono essere presentate da:
- Start-up innovative (di micro e piccola dimensione), costituite da non più di 60 mesi, iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro Imprese e con sede operativa in Italia. Sono ammesse anche le imprese straniere, che si impegnano a istituire almeno una sede in Italia. La possibilità di accesso si apre anche alle start up innovative controllate (art. 2359, C.C.) da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei 12 mesi precedenti la data di presentazione della richiesta, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di agevolazione;
- Persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa (compresi stranieri in possesso di visto start up), purchè l’impresa sia formalmente costituita entro 30 giorni dalla data di comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Quanto alle tipologie degli interventi agevolabili, diventano finanziabili anche i piani di impresa relativi all’intelligenza artificiale, blockchain e all’internet of things.
Quanto alle spese ammissibili, si prevedono voci di spesa nuove:
- Immobilizzazioni immateriali (brevetti, marchi e licenze, certificazioni, Know How e conoscenze tecniche – anche non brevettate – correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa);
- Immobilizzazioni materiali: impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico – scientifici, nuovi di fabbrica, purchè coerenti e funzionali all’attività di impresa;
- Servizi funzionali alla realizzazione del piano di impresa: spese per la progettazione, sviluppo, personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa, collaborazioni con Organismi di ricerca per la realizzazione del piano, servizi di marketing e/o web marketing (nel limite del 20%dell’importo totale ammesso al piano di’Impresa);
- Personale dipendente e collaboratori in possesso di dottorato di ricerca o che è in corso di svolgimento, o in possesso di laurea e che abbia svolto – da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, ovvero in possesso di laurea magistrale, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del Piano.
Nei limiti del 20% delle predette spese, sono ammissibili alcune spese a copertura delle esigenze di capitale circolante, es:
- Materie prime e materiali di consumo e merci;
- Godimento beni di terzi (es: affitto della sede aziendale in cui viene realizzato il Piano, canoni di leasing e costi di affitto relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività di impresa);
Quanto ai pinai di impresa presentati, questi devono:
- Prevedere spese ammissibili per un importo compreso tra i 100.000 ed un max di 1,5 milione di euro;
- Avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione;
- Il piano deve essere ultimato entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento – pena la revoca delle agevolazioni concesse
Altre novità riguardano le agevolazioni finanziarie riconosciute, costituite da:
- Finanziamento a tasso zero della durata di 10 anni (copre fino all’80% delle spese ammissibili. Percentuale che può salire al 90% nel caso di compagini societarie composte da giovani under 36 o da donne, o ancora con la presenza di almeno un esperto – con titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno 3 anni;
- Contributo a fondo perduto per le start up con sede nel Mezzogiorno, nella misura del 30%.
Le domande vanno presentate online – mediante Piattaforma Invitalia.
Necessaria la disponibilità di firma digitale e PEC.
Per le società già costituite, la domanda va presentata dal rappresentante legale; per quelle non costituite, la domanda va presentata dalla persona fisica referente del Progetto (e futuro socio della società).
Le domande – a cui verrà attribuito un n. di protocollo elettronico- verranno valutate da Invitalia secondo l’ordine cronologico di presentazione o di completamento.
La valutazione si concluderà entro 60 giorni, con comunicazione trasmessa all’indirizzo pec indicato all’atto della domanda.
Le domande già presentate prima del 16.12.2019 – per le quali non sia intervenuto, entro la medesima data, delibera di ammissione, potranno essere riformulate entro 60 giorni decorrenti dal 20.01.2020 (rimarrà comunque inalterata la data di presentazione ai fini dell’ammissibilità delle spese e dell’accertamento dei requisiti).