Le società tenute per legge alla revisione contabile non possono beneficiare del credito di imposta fino a 5.000 euro per le spese di certificazione della documentazione contabile. Tali limitazioni si applicano alle spese di certificazione nei seguenti ambiti:
- Credito d’imposta per ricerca e sviluppo;
- Bonus Formazione 4.0.
Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la propria risposta a interpello 200/2019, datata 20 giugno 2019.
Hanno quindi accesso al credito d’imposta per spese di certificazione solo le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti. Come rammentato dall’Agenzia delle Entrate, si tratta di:
- imprese individuali;
- società in nome collettivo;
- società in accomandita semplice;
- società a responsabilità limitata che non si trovino, con riferimento al periodo agevolabile, nelle condizioni indicate all’articolo 2477, comma 3, del codice civile, ossia che non abbiano superato per due esercizi consecutivi almeno uno dei seguenti limiti:
- totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 2 milioni di euro (innalzati a 4 milioni in base alle modifiche legislative apportate nel 2019);
- ricavi delle vendite e delle prestazioni: 2 milioni di euro (innalzati a 4 milioni);
- dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità (innalzate a 20 unità).
Per le imprese non obbligate alla revisione legale, la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione, iscritti nella sezione A del registro dei revisori legali.
Fonte: Il Sole 24 Ore, 21 giugno 2019; IPSOA Quotidiano, 20 giugno 2019