Il Decreto Liquidità approvato dal Governo ha stanziato 400 miliardi di finanziamenti a favore delle aziende e dei liberi professionisti.
La prima linea attivata è quella del Fondo Centrale di Garanzia, che prevede la possibilità di rilasciare garanzie per liquidità immediata fino a €25.000, con garanzia al 100% dello Stato, erogata priva di vincoli per PMI e liberi professionisti.
L’accesso alla garanzia può sembrare semplice, ma occorre attenzione alla corretta compilazione delle informazioni: un’erronea compilazione del modulo può portare alla revoca dell’agevolazione fruita, con obbligo di riversamento al Fondo di garanzia di un importo pari all’aiuto ottenuto, nonché di pagamento delle sanzioni previste dall’articolo 9 del Dlgs 123/1998.
Le principali autodichiarazioni per la richiesta si riferiscono a:
- classificazione di PMI (compreso ULA) secondo la Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/CE del 06/05/2003 pubblicata sulla G.U.U.E. n. L124 del 20/05/2003, nonché dal decreto del MISE del 18.4.2005;
- conoscenza delle Disposizioni Operative che disciplinano l’intervento del Fondo di garanzia per le PMI e la normativa che disciplina la surrogazione legale del Fondo di Garanzia ex L. 662/96 – artt. 2, comma 4, e 3, comma 3, del D.M. 20 giugno 2005, pubblicato in G.U.R.I. n. 152 del 2.7.2005;
- elencazione di tutti gli aiuti di stato di cui si ha beneficato codificabili come “Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali (punto 3.1)” delle Misure Temporanee in materia di Aiuti di Stato (Comunicazione della Commissione Europea del 19 marzo 2020 e successive modifiche e integrazioni);
- effettiva sussistenza di un danno a causa del COVID 19 “l’attività d’impresa del soggetto beneficiario finale è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19”
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